Nel 2000 Sony ha festeggiato 150 milioni di playstations vendute. Il divertimento si chiama sempre e solo “videogioco”? Non si direbbe. In Italia, a due passi dagli stabilimenti della Ferrari, c’è un’azienda – la Panini – che ogni anno produce e vende 6 miliardi di figurine ! Le figurine: il primo mass medium visuale con un secolo e mezzo di vita, una diffusione mondiale, un fascino che scatena passioni travolgenti e muove un volume finanziario da capogiro.
Nate come serie da collezionare nel 1867 a Parigi, le figurine conoscono oggi un successo mondiale grazie – ma non solo – al calcio. Infatti il vero boom delle figurine scoppia cinquant’anni fa, nel 1961, quando i fratelli Panini di Modena stampano il primo album completo del campionato di calcio di serie A. Tifo e desiderio, pallone e immaginetta: gli eroi del calcio diventano popolari, le loro facce passano per le mani dei ragazzi: oggetto di scambi frenetici, di giochi d’azzardo.
Oggi la passione per le figurine si è adeguata alla rivoluzione del web e resiste all’evoluzione tecnologica dell’universo ludico con la forza di un’icona pop globalizzata. Il documentario intende raccontare come la suggestione di un rito dell’infanzia sia entrata nella memoria collettiva, nella cultura popolare e nella storia economica del paese. Tra arte e pubblicità, collezionismo e industria.


Regia: Adolfo Conti

Luogo: Milano, Modena, Parigi, Roma

Anno: 2013

Durata: Due versioni: 55′


INFO

Crediti

Scritto da: Matteo Patrono

Prodotto da: Amalia Carandini

Organizzazione e ricerche d’archivio: Ilaria Sbarigia

Montaggio: Eugenio Persico

Musiche: Pasquale Catalano, Fabrizio Romano e Giuseppe Sasso