Il primo giugno 2013 si è inaugurata la 55. Biennale d’Arte di Venezia. Il titolo è Il Palazzo Enciclopedico, come il museo immaginario concepito da Marino Auriti nel 1955 per ospitare tutto il sapere dell’umanità. Al Padiglione Italia è stata allestita la mostra Vice versa. Così la presenta il suo curatore, Bartolomeo Pietromarchi : La natura antitetica della nostra cultura produce opere che ribaltano la realtà in finzione e la finzione in realtà, dove nel gioco del vice versa il paesaggio diviene palcoscenico, la storia performance, l’opera teatro, l’immaginario popolare storia personale. Partendo da questa dialettica che da sempre anima la cultura italiana, il percorso della mostra è articolato in sette stanze in ognuna delle quali due artisti di generazioni diverse si confronteranno dialogando sullo stesso tema. Si va dal paesaggio visto attraverso le opere di Ghirri e Vitone alla storia personale e collettiva affrontata da Mauri e Arena, dall’arte come illusione trattata da Paolini e Tirelli alla tragedia e la commedia interpretati da Golia e Xhafa.
Un viaggio ideale nell’arte italiana di oggi e di ieri per raccontare identità e paesaggi esplorando la complessità della vicenda artistica e antropologica del paese. Un ritratto dell’arte recente non come contrapposizione tra movimenti e generazioni, ma come un atlante di temi e di attitudini, riconducibili alla storia e alla cultura nazionali.

 


 

 

Regia: Adolfo Conti

Luogo: Venezia

Anno: 2013

Durata: 30′

 


 

INFO

 

Crediti

Una produzione Doc Art in collaborazione con Rai Educazione

Regista collaboratore: Elia Romanelli

Musiche: Pasquale Catalano  Giuseppe Sasso

Organizzazione: Ilaria Sbarigia

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